Vaccinazioni per gatti: calendario, a cosa immunizzano, costi e controindicazioni

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By Francesca Ciardiello

Gatti, Salute dei Gatti

Come proteggere i nostri felini dal pericolo delle malattie? Con le vaccinazioni per gatti: quello che c’è da sapere in base all’età e al tipo di patologia.

Vaccinazioni per gatti
Vaccinazioni per gatti (Foto Pixabay)

Prendersi cura della salute dei nostri amici domestici parte dalle vaccinazioni: seguire e rispettare il calendario previsto dal veterinario è estremamente importante per scongiurare il pericolo di patologie anche piuttosto gravi. E’ importante saperne di più sulle vaccinazioni per gatti, a quali malattie rendono immuni e quali sono i vaccini da somministrare al felino in base alla sua età. Vediamo da vicino qual è la storia di questa ‘sostanza miracolosa’ in grado di salvare la vita del nostro gatto, quali sono i costi e le procedure da seguire quando dobbiamo vaccinare un gatto.

Vaccinazioni per gatti: a cosa serve e perché vaccinare

Gatto in gabbia
Gatto in gabbia (Foto Pixabay)

Chi ha inventato la vaccinazione? Pare che il merito debba andare al dott. Edward Jenner, che per primo sperimentò questa profilassi contro le malattie infettive. La prima patologia ‘affrontata’ fu il vaiolo. Questo cenno storico serve a capire il meccanismo del vaccino valido sia per gli uomini sia per gli animali: stimolare il sistema immunitario a reagire contro un agente patogeno, modificato per essere ‘non letale’. La dose di antigene somministrato al felino è naturalmente molto ridotta, ma serve a rendere immune il gatto quando e se sarà esposto a quella specifica malattia.

E’ bene specificare che un vaccino non rende immune al 100% ma è comunque uno strumento utilissimo. La sua efficacia si perde totalmente quando la patologia è in corso, anzi può essere addirittura dannoso. Quindi è importante anticipare la malattia prima che attecchisca sul nostro amico a quattro zampe.

Vaccinare il nostro gatto non è sinonimo di protezione solo della sua salute, ma anche quella di tutta la popolazione felina che entra in contatto con lui e che potrebbe essere infettata.

Quali sono le vaccinazioni per gatti

Gatto cucciolo
Gatto cucciolo (Foto Pixabay)

Secondo le normative vigenti nel nostro Stato, le combinazioni vaccinali previste per i gatti sono di quattro tipi: il vaccino trivalente (o vaccino RCP), vaccino per la FeLV, il tetravalente (RCP e FeLV) e il pentavalente (RCP, FeLV e Clamydia).

La rinotracheite e la calicivirosi: si tratta di malattie che riguardano l’apparato respiratorio del gatto. Sono anche molto contagiose tra gatti, ma non pericolose per l’uomo: il contagio avviene attraverso uno scambio di saliva, oppure a contatto con feci e altre secrezioni. (Leggi qui: Rinotracheite: la patologia virale che colpisce i cuccioli di gatto e Calicivirus nel gatto: cause, sintomi e trattamento).

La panleucopenia o gastroenterite virale (Approfondisci qui: Panleucopenia virale del gatto: sintomi, diagnosi e terapie) riguarda invece l’apparato digestivo, tanto è vero che i sintomi più evidenti sono episodi di vomito, diarrea, disidratazione e senso di spossatezza spesso letale.

La Leucemia felina: detta anche FelV si trasmette con la saliva o a contatto con le secrezioni nasali. Può essere letale poiché comporta una sorta di cancro dei linfociti, le cellule del sangue.

La Clamidiosi: si contrae a contatto con le secrezioni nasali e comporta congiuntivite, rinite, ulcere, starnuti e tosse, ma anche alte temperature e altri problemi a livello polmonare.

E la rabbia?

La vaccinazione per gatti contro la rabbia non è obbligatoria in Italia, tranne che in Sardegna, ma è assolutamente necessaria per i gatti che sono portati in giro per l’Europa o per quelli che partecipano a concorsi ed esposizioni feline. Sarà la ASL a renderla obbligatoria qualora si verificasse una diffusione della malattia in una determinata regione. Per i gatti che viaggiano è obbligatorio che il vaccino sia somministrato almeno 20 giorni prima della partenza. Inoltre si tratta di una delle malattie principali delle zoonosi del gatto all’uomo, quindi trasmissibili all’uomo e pericolose per la sua salute.

Schema riassuntivo vaccinazioni per gatti
Schema riassuntivo vaccinazioni per gatti (Foto Pixabay)

Quando somministrare il vaccino al gatto: il calendario

Vaccinazioni per gatti
Vaccinazioni per gatti: il calendario in base all’età (Foto Pixabay)

Quando possiamo pensare di vaccinare il gatto? Dal suo svezzamento. Infatti appena nato il gattino viene nutrito con il latte materno e dalla sostanza contenuta al suo interno, il colostro per cani e gatti, che contiene gran parte delle difese immunitarie di cui ha bisogno. Esse serviranno a proteggere il felino fino a quando il sistema immunitario non sarà del tutto sviluppato. L’immunità trasferita dalla madre al gattino già quando era nel suo utero, tende a perdere la sua efficacia verso le 5 e 7 settimane di vita. Prima di vaccinarlo, ma anche immediatamente dopo la vaccinazione, bisogna tenere al riparo il gatto ed evitare di esporlo a pericoli per la sua salute.

Un calendario tipico per le vaccinazioni per il gatto segue il seguente schema (è importante fare attenzione al piano sanitario, in base al quale le vaccinazioni sono ‘aggiornate’ e possono cambiare).

  • Un mese e mezzo di vita del gatto: bisogna fare una antiparassitaria, prima della vaccinazione.
  • Due mesi: prima dose della trivalente (solitamente si procede anche con un test della leucemia e della immunodeficienza).
  • Due mesi e mezzo: prima dose del vaccino contro la leucemia felina.
  • 3 mesi: richiamo della vaccinazione trivalente.
  • 3 mesi e mezzo: richiamo del vaccino contro la leucemia.
  • 4 mesi: antirabbica (sebbene non sia obbligatoria in Italia).

I richiami si dovranno ‘richiamare’ annualmente per mantenere la loro efficacia, soprattutto se i nostri gatti sono abituati a stare in spazi aperti e hanno contatto con i gatti randagi.

Le controindicazioni e costi dei vaccini

gatto
Gatto (Foto Pixabay)

I rischi e gli effetti collaterali possono sicuramente verificarsi, sebbene si tratti di casi piuttosto rari, di vario genere e con sintomi più o meno simili. Alcuni tra i segnali che il gatto può inviare dopo una vaccinazione sono: infiammazione della zona dove è stata praticata l’iniezione, letargia, febbre etc.

Non è possibile determinare un prezzo unico per i vaccini dei gatti, poiché esso varia a seconda di alcuni fattori. Infatti il costo delle vaccinazioni si basano sul tipo di vaccino, sulla Regione o la Provincia in cui sono effettuati e naturalmente il tariffario del veterinario. Generalmente è possibile comprendere i costi tra i 25 e i 50 euro.

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F.C.

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