Leone marino: cosa mangia, dove vive, caratteristiche e curiosità

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By Raffaella Lauretta

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Il leone marino è spesso rappresentato nel cinema, nel mondo dello sport e nel mondo dei cartoni animati, per il suo aspetto e caratteristiche.

leone marino
Il leone marino ha un aspetto molto simile a foche e trichechi. (Foto AdobeStock)

Queste che tratteremo sono schede destinate ai bambini, per aiutarli ad apprendere particolari argomenti che nello specifico trattano di animali. Non saremo ne’ i primi ne’ gli unici a trattare questo argomento, ma con l’aiuto di foto e paragrafi semplici, cercheremo di incuriosire e stimolare il bambino, aiutandolo anche visivamente ad assimilare la materia.

Oggi andremo a ricostruire, illustrare e rappresentare quello che è il mammifero acquatico, molto simile alla foca e lontano parente del tricheco.

Caratteristiche del leone marino

Leone marino madre e figlio
Leone marino madre e figlio. (Foto AdobeStock)

Il leone marino oltre che essere classificato come mammifero marino e anche classificato come pinnipede ossia animale con le pinne. Il leone marino ha un aspetto molto simile a foche e trichechi. Possiede due grandi pinne principali, una coda nel finale del corpo con le sue pinne sul retro, orecchie esterne, pelle molto spessa e pelo corto.

Ha una corporatura grossa e obesa (il suo peso varia tra 300 chilogrammi e 350 chilogrammi) che gli consente di immagazzinare il grasso. Nonostante il suo peso è considerato uno degli animali più veloci in acqua e non è per niente pigro come viene soprannominato.

Inoltre presenta dimorfismo sessuale poiché le femmine sono fino a cinque volte più grandi dei maschi. Quest’ultimo ha una lunghezza di 1,8 – 3,0 m  100 – 1000 kg di peso. Ha una vista decente, ma alcuni studi ritengono sia miope. Questo mammifero vive in colonie che possono essere formate da migliaia di esemplari.

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Dove vive il leone marino

Leone marino delle Galapagos
Leone marino delle Galapagos: è incredibilmente socievole (Foto Unsplash)

Il leone marino vive nei mari più freddi dell’America meridionale, lungo le coste della California, in Alaska, nel mare delle isole Aleutine e non solo. La specie più numerosa è quella “californiana” (circa 50000 esemplari). L’habitat e la distribuzione di questi animali dipendono davvero dalla specie e come possiamo vedere di seguito sono davvero diverse.

All’interno dei leoni marini troviamo 7 specie ognuna di aree diverse del mondo:

  • Leone marino di Steller (Eumetopias jubatus);
  • australiano (Neophoca cinerea);
  • sudamericano (Otaria flavescens);
  • Nuova Zelanda (Phocarctos hookeri);
  • Leone marino delle Galapagos (Zalophus wollebaeki);
  • Leone marino giapponese (Zalophus japonicus) [Estinto];
  • Leone marino della California (Zalophus californianus).

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Come nascono

Otaria della California leone marino
Otaria della California (Foto Flickr)

Il leone marino può avere più femmine con cui riprodursi, praticando così la poligamia e preservando più efficacemente la propria specie. La gestazione dei leoni marini dura circa nove mesi in alcune specie occorrono anche ulteriori 3 mesi per la fecondazione dell’uovo. Successivamente avviene il parto tra giugno e luglio, a seguire dopo la nascita le madri restano con i cuccioli sulla terra ferma, per poterli allattare.

L’allattamento va avanti per circa dieci giorni, all’undicesimo giorno, le femmine iniziano ad allontanarsi dai piccoli per potersi nutrire, in seguito ritornerà dai piccoli per allattarli ancora per altri tre giorni. Nel frattempo i cuccioli che restano sulla terra ferma socializzano e si tengono compagnia tra di loro, fino al ritorno della mamma la quale al rientro per attirare a sé il proprio cucciolo lo chiamerà con un verso.

Tendenzialmente i cuccioli restano con la madre da uno a tre anni e quando il piccolo sarà pronto, si allontanerà dalla terra ferma e inizierà a cacciare con la mamma. La vita media di un leone marino è di circa 25-30 anni.

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Cosa mangia il leone marino

leone marino
Leone marino e l’alimentazione.(Foto AdobeStock)

Il leone marino non disdegna nulla, questo mammifero si nutre di tutto ciò che si trova nel mare ed è commestibile, come ad esempio: il salmone, il nasello, l’acciuga, l’aringa, lo scorfano, i calamari, i frutti di mare e tanti altri pesci, tra cui anche specie più grandi come piccoli squali e orche.

Molto spesso si osserva il leone marino collaborare con altri animali, in particolare con pinguini, foche e delfini per accerchiare grossi branchi di pesci e poi mangiarli. Altre volte invece tendono a seguire i delfini cercando di ottenere il massimo rendimento dagli sforzi della caccia di quest’ultimo. Il leone marino a sua volta però è preda di pesci più grossi come: orche e dai grandi squali.

Lo squalo bianco, in particolar modo adora cacciare leoni marini e foche, in quanto queste due prede hanno carni molto grasse. Il metodo di caccia dello squalo bianco è molto semplice e subdolo, in quanto aspetta che il leone marino vada a riposare in superficie dell’acqua per poi attaccarlo.

Curiosità

Animali che sanno nuotare
Animali che sanno nuotare: leone marino (Foto Pixabay)
  • Il nome deriva dal greco otarion che significa “piccola orecchia”. Le otarie infatti, a differenza delle foche, anche se molto piccole, possiedono i padiglioni auricolari.
  • Ama stare sulla spiaggia anche se è un animale marino.
  • È chiamato “Pinnipedi” perché le zampe si sono evolute in una specie di pinna.
  • Spesso viene confuso con il tricheco, anche se sono molto differenti tra loro. Innanzitutto hanno delle lunghe zanne che sono presenti sia nel maschio che nella femmina.
  • Questo pinnipede è molto rumoroso ed è capace di emettere perfino dei ruggiti.
  • Quando si trova sulla terra ferma ”cammina” sulle sue pinne larghe e lunghe.
  • Negli ultimi anni sono vittime del pianeta, infatti risentono molto del riscaldamento globale e dell’inquinamento che sta danneggiando i nostri oceani.
  • Le femmine si nutrono e cacciano entro i 10-100 km dalla costa, mentre i maschi possono allontanarsi anche 450 km dalla costa, ma solo dove le temperature dell’acqua lo consentono.
  • Ha la capacità di immergersi fino a 200 metri di profondità e rimanere lì fino a 40 minuti senza respirare una boccata d’aria.
  • Questo mammifero può sembrare pigro, ma non lo è per niente gli piace solo prendere il sole.
  • La plastica è la più grande minaccia per i leoni marini quando si trovano è in acqua.

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Raffaella Lauretta

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