Perché il cane non riesce più a saltare? Quando dobbiamo preoccuparci

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By Stefano

Cani, Curiosita

Possiamo notare che qualcosa è cambiato nel nostro cane. Perché non riesce più a saltare e quand’è che dobbiamo preoccuparci?

Perché il cane non riesce più a saltare
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Di punto in bianco potremmo non riconoscere più il nostro cane: non saltella qua e là quando torniamo a casa, non fa a gara con noi per chi conquista il divano e nemmeno ci viene più a svegliare saltandoci addosso sul letto. Che cos’ha? Non sempre ma potremmo doverci preoccupare.

Perché il cane non riesce a saltare

È strano ritrovarsi il proprio cane che sembra un altro, lo fa per farcela pagare di qualcosa oppure ha un problema di salute?

cane
(Foto da AdobeStock)

Vivendo in casa con Fido conosciamo bene le sue abitudini ed i suoi stati d’animo, sappiamo perfino il colore preferito per la sua cuccia.

Eppure può capitare di rimanere spiazzati nel vederlo diverso. Se quando torniamo dal lavoro non ci viene più incontro saltandoci addosso, sarà mica rimasto male per averlo lasciato solo in casa?

Beh, per quanto possa essere intelligente, un cane non è capace di ragionamenti contorti: associa i nostri comportamenti alle sue esigenze.

Se sa che comunque, dopo esser rimasto a casa per ore, poi torniamo e gli prepariamo il suo pasto e lo portiamo a spasso, non ha motivo di associare alla nostra assenza un evento negativo.

Certo, un cane sa essere anche molto furbetto quando vuole, ma sempre in virtù di un beneficio durante un gioco o per il cibo.

Quando, invece, il cane avesse difficoltà fisiche nell’eseguire movimenti che ha sempre fatto, allora dovremmo valutare meglio la situazione.

Potrebbero essere varie le cause per cui Fido non riesce più a saltare:

  • Traumi psicologici: magari in passato saltando ha subito lesioni articolari ed associa al salto il dolore.
  • Obesità: si verifica quando il cane è molto sedentario, soprattutto se anziano, o se viene alimentato attraverso una dieta scorretta.
  • Problemi auricolari: l’endolinfa nell’orecchio interno, muovendosi, è responsabile dell’equilibrio del corpo; se le sue funzioni fossero compromesse anche il cane non riuscirebbe a fare certe azioni perché non trova stabilità nello spazio che lo circonda.
  • Degenerazione cerebellare: il cervelletto è un altro organo dell’equilibrio ed il cane avrebbe anche in questo caso mancanza di punti di riferimento nello spazio.
  • Displasia all’anca: il femore, a seconda della gravità della malattia, non sarebbe ben ancorato all’anca. Il cane avvertirebbe debolezza alle zampe posteriori e non riuscirebbe ad avere così la spinta corretta a saltare.
  • Osteoartrosi: si verificano soprattutto negli animali avanti con l’età, ma anche nei cani da lavoro o in quelli che praticano sport a livello agonistico. È una malattia degenerativa che porta alla progressiva decadenza dei tessuti articolari.
  • Problemi ai legamenti degli arti, come la tenosinovite del bicipite brachiale.
  • Problemi alla colonna vertebrale, come ernia del disco o spondiliti.
  • Traumi, come lesioni, contusioni o fratture.
  • Tumori.

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Consigli e quando preoccuparsi

Può ben essere che il cane, giocando, sia caduto o abbia sbattuto con la parte posteriore del suo corpo: non sarebbe una situazione tanto preoccupante perché tornerebbe a saltare dopo poco.

cane anziano
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Ben diversa sarebbe la condizione in cui l’animale avvertisse talmente tanto dolore da apparire frastornato ed irriconoscibile.

Osservandolo bene, potremmo notare che, nell’intento di saltare sul divano, il cane trema e s’innervosisce a tal punto da diventare aggressivo.

Non è normale se, mentre fa i suoi bisogni, non riesce a rimanere fermo nemmeno per pochi secondi: è come se il corpo non lo accompagnasse nei movimenti.

Azioni semplici come girare su se stesso cercando di mordersi la coda o avvicinarsi alla ciotola per sedersi a mangiare non riesce più a farle.

A  volte al tremolio delle zampe posteriori potrebbe associarsi altro: come se avesse paura di fare qualsiasi cosa ed il cane inizia anche a zoppicare.

Sicuramente la prima cosa da fare è portarlo dal veterinario: saprà indicarci al meglio come poterlo aiutare.

Dal canto nostro, sappiamo che per qualsiasi problema alle articolazioni conviene sempre evitare condizioni di obesità nel cane: se aumentasse di peso andrebbe a peggiorare la situazione.

Di certo non bisogna forzarlo nelle sue azioni: se non riuscisse a saltare in macchina per andare dal veterinario è bene prenderlo in braccio ed aiutarlo a mettersi sul sedile.

Il dolore provoca forte stress nel nostro cane: dobbiamo fare in modo che resti calmo e tranquillo e che seguiamo alla lettera i consigli del veterinario.

Alcune razze di cani sono più predisposte di altre ad otiti che potrebbero degenerare in timpano perforato nel cane e dunque in perdita di equilibrio: è bene controllare spesso le orecchie di Fido per evitare che un corpo estraneo vi provochi danni.

Molte malattie sono a carattere ereditario, potrebbero insorgere all’improvviso durante la vita del cane: alcune sono di natura autoimmune come le discospondiliti nel cane.

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Tuttavia la scienza continua a stupirci anche nel campo veterinario: l’importante è sempre quello di garantire al nostro cane la qualità di vita migliore possibile e senza dolore.

Se, momentaneamente o meno, il nostro cane non riuscisse a saltarci addosso e farci le feste beh, potremmo farlo noi: ricambieremmo il suo amore incondizionato avuto da sempre nei nostri confronti, senza sforzi.

S. A.

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