Dare da mangiare al gatto: gli errori più comuni e come evitarli

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By Chiara Burriello

Alimentazione Gatti

Siamo in tanti a fare inconsapevolmente degli errori quando si tratta di dare da mangiare al gatto: ecco cosa si dovrebbe fare e cosa invece è meglio evitare nella dieta di micio.

Dare da mangiare al gatto
Dare da mangiare al gatto: errori comuni (Foto Pixabay)

Nutrire correttamente il gatto è una delle attività più importanti che possiamo fare per garantire salute e benessere al nostro felino domestico: basti pensare che oltre la metà dei gatti di casa in tutto il mondo sono in sovrappeso, con tutte le patologie e i problemi di salute annessi a questa condizione sempre più diffusa.

Dare da mangiare al gatto nel modo giusto è fondamentale, ma ci sono ancora troppi errori che la maggioranza di coloro che hanno scelto di adottare un micio compie, ovviamente senza volerlo, ma perché convinti di fare il bene del proprio animale domestico.
Gli errori di alimentazione nei gatti non sono soltanto strettamente correlati al cibo che scegliamo di mettere nella ciotola: spesso sbagliamo su altri aspetti altrettanto importanti, ma insospettabili.

Dare da mangiare al gatto: un errore inaspettato da evitare

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Alimentazione felina (foto iStock)

La maggior parte delle persone sceglie di dare la pappa al gatto in una ciotola, spesso lasciando il cibo per gatti secco o umido a disposizione dell’animale per l’intera giornata. L’idea di base è che i gatti possano regolarsi autonomamente, senza mangiare tutto in una volta ma consumando solo ciò di cui hanno bisogno al momento (cosa peraltro vera).

Il problema sta nel fatto che in questo modo il gatto consuma i propri pasti in modo “innaturale” e spesso esagerando nelle quantità: con la pappa a sua completa disposizione, è possibile che micio si senta in un certo senso autorizzato a non fare nulla per procacciarsi ciò che gli serve come farebbe in natura e pertanto tende a mangiare senza fare la giusta quantità di esercizio fisico. Da qui, il crescente numero di gatti in sovrappeso o addirittura obesi.

In pratica, i gatti nascono come animali predatori che devono cacciare per mangiare: la vita in appartamento, con ciotola sempre a disposizione o anche con pasti somministrati ad orari prestabiliti, è in un certo senso troppo sedentaria rispetto a quello che dovrebbe essere. Un gatto che ha bisogno di procurarsi la cena è costretto a saltare, rincorrere, girovagare per andare alla ricerca di prede: un gatto di casa, invece, non ne ha bisogno.

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Nutrire il gatto attivando il suo istinto (Foto Pixabay)

Come nutrire il gatto attivando la sua parte cacciatrice

Anche se in casa non è necessario andare a caccia per trovare da mangiare, ci sono alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutarci a risvegliare l’istinto predatorio di micio: basta pensare ai giocattoli a forma di topolino in cui nascondere le crocchette. Per mangiare, il gatto dovrà manipolare la finta preda: in questo modo, dare da mangiare al gatto sarà un modo divertente per stimolare i suoi istinti da cacciatore.

Per rendere ancora più divertente e stimolante il tutto, si possono acquistare vari giocattoli e suddividere la razione quotidiana di cibo del gatto in parti uguali, in ciascuno di essi. Nascondendo i giocattoli pieni di crocchette in giro per la casa, il gatto dovrà cacciare la sua pappa trovando le crocchette e ingegnandosi per farle uscire dal piccolo distributore. Un’altra idea utile è la ciotola-labirinto: un modo semplice ed economico per rendere più stimolanti i pasti del tuo micio.

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C.B.

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