Gatto a digiuno: quanto può resistere un micio senza mangiare, conseguenze e rimedi

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By Francesca Ciardiello

Alimentazione Gatti

Perché mettere un gatto a digiuno? A cosa serve, i rischi o i benefici di questa pratica e qual è il tempo di resistenza del nostro micio.

Gatto a digiuno
Gatto a digiuno: cosa comporta la mancanza di cibo nel micio (Foto AdobeStock)

Perché il nostro micio dovrebbe restare senza mangiare? A volte non si tratta di una scelta imposta dal padrone ma della mancanza di volontà da parte del felino di ingerire cibo. Solitamente alla base vi è qualche problema di salute, mentre nel primo caso si tratta di una pratica che non sempre ha i suoi effetti positivi. Vedremo quali sono i rischi e gli effetti di un gatto a digiuno e quanto resiste senza acqua e pappa.

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Il gatto ‘si mette’ a digiuno: cosa c’è che non va

Micio
Micio con gli occhi semi chiusi (Foto Pixabay)

Esistono gatti che non smetterebbero mai di mangiare e sembrano avere sempre fame (Leggi qui: Il gatto ha sempre fame: le cause e come agire)e sono quelli che più spesso vanno incontro a problemi di obesità nel gatto, e ci sono altri che invece il cibo sembrano evitarlo. Se un gatto all’improvviso smette di mangiare e dimagrisce a vista d’occhio quasi certamente c’è alla base un problema di salute che gli impedisce di ingerire cibo (leggi qui:Cose da fare se il gatto non mangia più: come fargli tornare l’appetito ). Ecco una breve panoramica sui motivi che spingono il gatto a rifiutare la pappa, anche la sua preferita e magari non sono tutti così gravi.

Problemi alla bocca: se al felino fanno male i denti per un’infiammazione alle gengive, o perché stanno cadendo o gli stanno spuntando, è probabile che non riesca a mangiare (leggi qui: 7 Problemi comuni dei denti del gatto: quali sono e cosa fare). Ma si tratta di una difficoltà momentanea, anche legata a infiammazioni e infezioni della bocca.

Il cibo non gli piace: magari abbiamo cambiato da poco la sua pappa (preferendone una più economica) oppure il cibo è scaduto o è rimasto troppo tempo nella ciotola ed è ormai avariato.  oppure è a basso contenuto proteico e quindi gli elementi degli alimenti non sono tollerati dal suo sistema gastro-intestinale.

Sazietà: il gatto ha mangiato troppo e non ha più voglia di ingerire altro cibo. Purtroppo le cause della sazietà possono anche essere legate a tumori del fegato che premono sullo stomaco e gli danno la sensazione di ‘essere pieno’.

Vermi: anche le infestazioni di vermi possono ostruire le sezioni intestinali, oppure assorbono gli elementi nutrienti dei cibi e fanno dimagrire il gatto (Leggi qui: Il gatto è magro ma mangia: perché il suo corpo non assimila il cibo).

Non sta bene: se è reduce da un’operazione chirurgica, oppure ha l’influenza oppure ha ingerito qualcosa che lo ha avvelenato, il micio potrebbe soffrire di inappetenza. Ovviamente spesso questi motivi sono legati anche ad altri segnali importanti, da non sottovalutare.

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Gatto a digiuno: benefici o rischi?

Gatto a digiuno
Gatto a digiuno: solo rischi o anche benefici? (Foto Pixabay)

Perché un padrone dovrebbe decidere autonomamente di mettere il gatto ‘ a stecchetto’? Probabilmente lo fa in buona fede, ma forse non è consapevole dei rischi che corre un gatto quando resta troppo tempo senza mangiare e senza bere. Il discorso è diverso da quello del digiuno per i cani, che invece può avere anche effetti molto positivi soprattutto sul suo sistema immunitario. Ma lasciare un felino completamente all’asciutto può comportare problemi anche molto seri per la sua salute. Eccone qualcuno!

  • Disidratazione: quando il gatto non mangia non assume neppure acqua, che è assolutamente necessaria per il suo fabbisogno idrico quotidiano. Come vale per gli altri animali, anche per il gatto la sopravvivenza è possibile magari senza cibo ma non senza acqua, ma anche il primo elemento contribuisce non solo a fornire sostanze nutritive ma anche riserve idriche (leggi qui: Disidratazione nel gatto: sintomi, cause possibili e rimedi).
  • Problemi al fegato: la libidosi epatica è una malattia del fegato conseguente all’assenza di cibo. E’ ovvio che senza sostanze nutritive anche le funzioni vitali del micio saranno compromesse. Quindi si ‘attaccheranno’ le riserve di grassi immagazzinato nel suo organismo e lo stesso grasso si deposita sulle cellule del fegato stesso. Con questa patologia in corso, un gatto può sopravvivere senza cibo dai 2 ai 10 giorni.
  • Problemi renali: l’insufficienza renale è uno dei rischi peggiori legati al digiuno del gatto. In realtà essa comporta la difficoltà del micio a mangiare e ne è anche la sua diretta conseguenza. E’ un problema da affrontare immediatamente e da non prendere sotto gamba (leggi qui: Insufficienza renale nel gatto: cause, sintomi, cura e prevenzione). Se non curato le tossine nel suo corpo aumenteranno fino a causare convulsioni e danni all’apparato nervoso fino al decesso.

Quanto resiste un gatto senza mangiare

Zampe di gatto
Zampe di gatto (Foto Pixabay)

In realtà il punto è: quanto resiste il suo corpo senza ingerire cibo? Infatti le conseguenze sulla sua salute fisica possono essere gravi, se non irreversibili, già dopo le prime 12 ore di digiuno. In questo tempo, che può sembrare breve, il gatto usa le sue riserve di aminoacidi e i grassi del fegato. Quindi se un micio può sopravvivere fino a 14 giorni senza mangiare, in realtà i primi danni agli organi possono essere molto gravi già dopo le prime 48 ore.

Francesca Ciardiello

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