Per 7 lunghi anni non ha lasciato la tomba del padrone: la storia di un amore eterno

La commovente storia di un amore eterno: un gattino dal manto arancione per sette lunghi anni non ha lasciato la tomba dell’umano defunto.

gatto sulla tomba
Il gatto sulla tomba del suo umano (Screenshot video Kodami – amoreaquattrozampe.it)

Per sette lunghi anni ha vegliato la tomba del suo amato umano, dimostrando una lealtà e un affetto incondizionati. Protagonista di questa storia è un dolcissimo gattino dal manto arancione. Ribattezzato con il nome del famoso cane Hachiko, il fedele Akita che in Giappone si recava puntualmente alla stazione di Shibuya per accogliere il suo proprietario defunto, questo micetto ha commosso migliaia di persone.

Il gatto non ha lasciato la tomba del suo umano per sette anni: la storia commuove il web

La storia del gattino dal manto arancione è stata raccontata sui profili social dagli abitanti del posto. In breve tempo, le immagini del fedele felino domestico hanno fatto il giro del web, emozionando tantissimi utenti dei social.

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Il gatto arancione sulla tomba (Screenshot video Kodami – amoreaquattrozampe.it)

La storia ha avuto maggiore risonanza dopo che il micetto è stato portato in clinica da alcuni volontari in Russia, a Makhachkala, nella zona del Daghestan. Dal 2018, il felino domestico è conosciuto da tutta la comunità locale perché vive nel cimitero dove ha eletto la sua casa sulla tomba della persona con cui viveva. Una famiglia di San Pietroburgo, a distanza di migliaia di chilometri dal cimitero, aveva deciso di adottare il quattro zampe.

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Dopo la morte del suo umano di riferimento, il micio si era però stanziato all’interno dell’area funeraria. Secondo le testimonianze raccolte dall’AP, nonostante i volontari di un rifugio della zona avessero trovato al gatto una nuova famiglia, l’animale era sempre riuscito a ritornare al luogo dove è sepolto il suo umano.

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Il micio veglia la tomba del suo umano (Screenshot video Kodami – amoreaquattrozampe.it)

Recentemente, però, il gatto, ormai anziano, è stato portato in una clinica veterinaria dove è attualmente ricoverato. Dopo la guarigione, che secondo i veterinari avverrà in un paio di mesi, il micetto però non sarà riportato al luogo in cui ha vissuto negli ultimi sette anni. Gli animalisti, infatti, hanno deciso di trasferirlo a San Pietroburgo per trovare una casa in cui vi sia una famiglia disposta ad accoglierlo.

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La morte non cancella il ricordo che cani e gatti hanno dei loro cari: l’affetto che gli animali continuano a manifestare per una persona scomparsa trascende i confini stessi dell’esistenza mortale.

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Il gatto arancione al cimitero (Screenshot video Kodami – amoreaquattrozampe.it)

Un gatto è capace di provare sentimenti così simili a quelli degli esseri umani da non rendere i suoi pensieri diversi da quelli delle persone.

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Come dimostra la triste storia del gattino dal manto arancione, il legame che si viene a creare tra un animale domestico e il suo umano è estremamente forte. Spesso sui social network vengono condivisi video e foto che testimoniano l’amore e la lealtà che gli animali dimostrano nei confronti dei loro umani defunti.

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Anche se la maggior parte delle persone ancora oggi non riesce a rendersene conto, gli animali, a qualsiasi specie appartengano, sono esseri senzienti. Capaci di provare sentimenti proprio come gli esseri umani, ma privi della cattiveria insita in questa specie, gli animali instaurano dei profondi legami di affetto con i loro simili e con gli altri esseri viventi.

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Chi vive con un cane o un gatto sa benissimo come i quattro zampe, in virtù della loro intelligenza e della loro empatia, sanno rivelarsi degli ottimi insegnanti di vita. Come dimostra la stessa cagnolina Asia, I cani sono in grado di capire il linguaggio verbale degli esseri umani. I quattro zampe hanno un’incredibile capacità nell’apprendere e nel comprendere le parole degli esseri umani, rispondendo a determinati stimoli verbali e non verbali. (di Elisabetta Guglielmi)

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