Anestesia al cane: come comportarsi, rischi e precauzioni prima dell’invervento

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By Chiara Burriello

Salute dei Cani

L’anestesia al cane è necessaria in caso di interventi chirurgici di vario genere: vediamo quali sono i rischi e le precauzioni da adottare per preparare Fido in modo adeguato prima dell’operazione.

anestesia cane
Anestesia al cane: rischi e precauzioni (iStock Photo)

Se il cane ha bisogno di sottoporsi a un intervento chirurgico avrà sicuramente bisogno dell’anestesia: sicuramente il veterinario avrà valutato tutte le opzioni possibili prima di optare per l’operazione, e il cane sarà stato sottoposto ai necessari esami preventivi alla procedura.

Quasi tutti i padroni di cani, almeno una volta nella vita, si ritrovano a fare i conti con l’anestesia e i suoi rischi: basti pensare al comunissimo intervento di sterilizzazione, ma anche ad alcune procedure che riguardano i denti o a operazioni non di routine, ma ugualmente necessarie come nel caso di fratture o ostruzioni intestinali.

Indipendentemente dal tipo di intervento chirurgico previsto, il veterinario si occuperà di somministrare l’anestesia al cane per operare in tutta sicurezza: ci sono sicuramente dei rischi da considerare, ma anche delle precauzioni utili per sapere cosa fare e come comportarsi.

Anestesia al cane: ecco tutto ciò che dovresti sapere

Ascesso nel cane
Chirurgia sul cane

L’anestesia è un farmaco indispensabile in caso di intervento chirurgico, perché serve a ridurre o annullare la sensibilità e il dolore del cane. A seconda delle indicazioni contenute in specifici protocolli, il veterinario sceglierà quali farmaci somministrare all’animale e in che dosaggio, cercando di ottenere il miglior risultato possibile con minori effetti collaterali e rischi di tossicità per il paziente.

Tenendo conto di una serie di fattori tra cui il tipo di intervento previsto, l’età, la razza e il peso del cane si stabiliscono quantitativi e modalità di somministrazione dell’anestesia che può essere per via iniettiva (attraverso la vena o intramuscolare) oppure per via inalatoria (utilizzando una maschera facciale o un tubo tracheale).

Esistono inoltre differenti tipi di anestesia veterinaria: la sedazione può essere loco-regionale, quando basta mantenere una sola area del corpo insensibile, oppure generale, se è necessario che l’animale perda completamente conoscenza. Entrambe le tipologie di anestesia hanno rischi e vantaggi, ma la scelta spetta esclusivamente al veterinario.

I tempi di risveglio del cane dopo l’anestesia sono totalmente soggettivi: alcuni esemplari si svegliano dopo poche ore, per altri c’è bisogno di più tempo (dalle 12 alle 24 ore): in ogni caso, dopo le dimissioni è consigliabile lasciare a Fido il tempo di riprendersi con calma e tranquillità.

chirurgia veterinaria
Chirurgia veterinaria

Rischi dell’anestesia per il cane

Il rischio legato all’anestesia non è mai nullo e dipende da una serie di fattori tutti differenti tra loro: il tipo di paziente, il farmaco somministrato, la struttura che effettua l’operazione e il tipo di intervento chirurgico in questione. A volte possono verificarsi anche reazioni avverse ai farmaci, se ad esempio il cane soffre di allergie specifiche.

Se si sottopone un cane a intervento chirurgico, l’anestesia può avere i seguenti possibili rischi:

– bradipnea (frequenza respiratoria ridotta),
– arresto respiratorio,
– bradicardia o tachicardia (riduzione o aumento della frequenza cardiaca),
– ipertensione,
– vomito intraoperatorio,
– contrazioni muscolari o convulsioni,
– ipotensione e arresto cardio-circolatorio.

Anche se l’elenco dei possibili rischi può spaventare, bisogna specificare che soltanto in pochissimi casi si verificano complicanze gravi e che le moderne conoscenze mediche evitano gli incidenti nella maggior parte degli interventi chirurgici. Inoltre, ci sono alcune precauzioni utili che aiutano il cane a superare meglio i rischi dell’anestesia pre-operatoria.

Cosa fare prima di un intervento: precauzioni per l’anestesia al cane

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Cane dal veterinario

Innanzitutto il veterinario che procede a effettuare un’operazione chirurgica su un cane ha già fatto una serie di visite, controlli, test, valutazioni ed esami che gli consentono di avere un quadro ben preciso della situazione del paziente. Pertanto, la scelta dell’anestesia da somministrare al cane sarà ben calibrata sul caso specifico.

Ma cosa deve fare il padrone per preparare il cane all’anestesia e all’intervento chirurgico? Proprio come accade per la cura dei punti di sutura del cane dopo un’operazione, anche la preparazione e le precauzioni pre-intervento sono fondamentali.

La prima cosa è consultarsi con il veterinario e seguire in maniera precisa e rigorosa le sue indicazioni. Solitamente, il dottore consiglierà di sospendere la somministrazione di alcuni farmaci e di mettere il cane a digiuno. Il digiuno prima dell’anestesia al cane dovrà avere una durata differente in base soprattutto all’età di Fido:

– in media, il digiuno pre-operatorio consigliato per il cane adulto è di 8 ore,
– i cuccioli di età compresa tra 6 e 16 settimane non devono mangiare per almeno 12 ore prima dell’intervento;
– i cani anziani dovranno restare a digiuno più a lungo per via del metabolismo tendenzialmente più lento.

Inoltre, si consiglia di arrivare puntuali il giorno dell’intervento per evitare che un ritardo possa compromettere le tempistiche previste per la preparazione chirurgica e l’anestesia. Attenzione anche a preparare adeguatamente il mezzo di trasporto e lo spazio da destinare al cane quando tornerà a casa.

Anestesia nel cane: casi particolari

la prima visita del cucciolo dal veterinario (foto Pixabay)
Cucciolo dal veterinario (foto Pixabay)

CANE ANZIANO

Si può pensare che il cane anziano abbia maggiori possibilità di incorrere nei rischi dell’anestesia: in realtà, la vecchiaia in sé e per sé non rappresenta un fattore di rischio, purché l’animale sia in buona salute.
I problemi nascono se il cane con l’età ha sviluppato patologie di varia natura, come ad esempio malattie respiratorie o insufficienza renale canina.

CANE CARDIOPATICO

Un discorso a parte merita il caso di cane cardiopatico sottoposto ad anestesia: le malattie del cuore richiedono attenzioni particolari, considerando che la maggior parte dei farmaci utilizzati per l’anestesia possono interferire con ritmo cardiaco e pressione arteriosa. In questo caso sarà il veterinario a stabilire i giusti dosaggi e a fornire eventuali istruzioni aggiuntive, ad esempio nel sospendere la somministrazione di alcuni medicinali al cane.

CANE BRACHICEFALO

I cani brachicefali hanno una particolare conformazione anatomica del cranio che comporta delle difficoltà di natura respiratoria. Inoltre, le razze canine brachicefale sono maggiormente predisposte a bradicardia: per questi motivi, l’anestesia sarà a base di farmaci particolari e adatti a questo tipo di quadro clinico.

CANE DIABETICO

Se il cane è affetto da diabete è probabile che non possa rispettare il digiuno necessario prima dell’anestesia: in questo caso sarà il veterinario a stabilire se è meglio far mangiare l’animale o se è possibile lasciarlo a digiuno nelle ore precedenti l’intervento, sempre tenendo sotto stretto controllo il livello di glicemia.

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