Mastocitoma nel cane: cause, sintomi e trattamento

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By Raffaella Lauretta

Salute dei Cani

Una forma abbastanza comune di tumore della pelle, è il mastocitoma nel cane. Quali sono i sintomi? Come viene diagnosticato? Quali sono i possibili trattamenti e le possibilità di cura?

cane anziano
Cane anziano con mastocitoma (Foto da Pixabay)

I mastociti svolgono un ruolo vitale nella difesa immunitaria quando sono in presenza di un batterio o di un parassita nel cane. I mastociti sono cellule (che fanno parte dei globuli bianchi) situati principalmente nei tessuti connettivi, tessuti situati tra i diversi organi e la cui funzione è quella di supportare e proteggere altri tessuti del corpo.

Queste cellule sono di forma variabile, costituite da un nucleo centrale e un citoplasma (regione tra la membrana e il nucleo) riempito con numerose granulazioni colorate di viola scuro.

I mastociti, sono cellule presenti in tutti gli organi del cane e principalmente nella cute o nei tessuti sottocutanei , nelle mucose, nei polmoni , nel tratto digestivo (bocca, esofago, stomaco del cane, intestino tenue, colon e ano) e nel fegato.

Descrizione del mastocitoma nel cane

perché il cane anziano non vuole camminare? (foto Pixabay)
Cane anziano sofferente (foto Pixabay)

Il mastocitoma, chiamato anche tumore dei mastociti o MCT, è un tumore maligno , molto comune nei cani più anziani. Alcune razze di cani sono più inclini al mastocitoma, come: Boxer , Bulldog inglese , Bullmastiff , Golden Retriever , Labrador Retriever  , Setter inglese , Bassotto  o  Boston Terrier.

È un tumore maligno perché le sue cellule tumorali possono diffondersi ad altre parti del corpo, come linfonodi,  milza , fegato, midollo osseo e più raramente nel sangue creando le metastasi.

I mastocitomi hanno un aspetto molto variabile. Ad esempio, nella pelle, il tumore si manifesta con la comparsa di un nodulo da 1 a 10 cm che può poi diventare una massa più grande. Il tumore è unico nella maggior parte dei casi, ma può anche essere multiplo, come nel caso del 10% dei cani.

I noduli possono essere evidenti alla palpazione quando risulta gonfio e morbido o quando causano alopecia (perdita di peli nel cane), edema, arrossamento o ulcerazione della pelle. Nei tumori in rapida crescita, le cellule tumorali si diffondono spesso nei tessuti e nei muscoli sottocutanei.

Molto frequente si sviluppa nella pelle o nel tessuto sottocutaneo: in particolare sul tronco (torace, addome e bacino), i quarti posteriori e le estremità della zampa del cane, più raramente alla testa e al collo.

Alcuni mastocitomi sono aggressivi non appena compaiono, altri possono essere presenti per diversi mesi o addirittura anni prima di diffondersi rapidamente nel corpo. Il mastocitoma colpisce principalmente cani adulti e anziani (in media 9 anni), ma può interessare anche cani molto più giovani.

Sintomi di mastocitoma nei cani

I sintomi variano a seconda del grado (o dell’aggressività) e della posizione del tumore. Tuttavia, in tutti i casi, è possibile osservare vomito o diarrea del cane. Una delle caratteristiche del mastocitoma è il cambio di aspetto quando il veterinario tocca la massa.

Il tumore può svilupparsi rapidamente questo fenomeno è spiegato dalla degranulazione dei mastociti tumorali. Questa degranulazione si manifesta con il rilascio di istamina e provoca infiammazione e formazione di orticaria nella pelle.

Diagnosi di mastocitoma nei cani

malattie cardiache nel cane
Fonte: iStock Photo

Il veterinario preleva campioni per effettuare una diagnosi accurata:

  • Tramite citopuntura: aspirando cellule tumorali mediante una siringa e un ago. La puntura viene eseguita direttamente nella massa cutanea.
  • Per biopsia: prelevando un frammento di tessuto dal tumore in anestesia generale.

I campioni raccolti vengono quindi analizzati ed esaminati al microscopio in un laboratorio di istologia per determinare se il tumore nel cane è canceroso o meno.

Trattamento del mastocitoma nei cani

(screenshot video)

Il veterinario sceglie il trattamento più appropriato in base al grado del tumore e al suo stadio di evoluzione, determinando la presenza o l’assenza di metastasi nel corpo. I trattamenti possibili sono la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia, che possono essere anche eseguite insieme o separatamente.

Chirurgia del mastocitoma

Criptorchidismo dei cani
Cane pronto per essere operato (Foto iStock)

La chirurgia è considerata se il tumore è di basso grado: ben localizzato, poco aggressivo, piccolo, unico e operato precocemente. La rimozione chirurgica deve essere eseguita su una vasta area, riguardante la lesione stessa e il tessuto circostante

Il tumore viene rimosso con un margine di tessuto sano di almeno 3 cm. I tessuti rimossi vengono analizzati per determinare se l’asportazione, cioè la rimozione del tumore, è stata completata.

Tuttavia, anche con un approccio chirurgico aggressivo, oltre il 30% dei mastocitomi si ripresenta dopo l’intervento chirurgico. La radioterapia oltre all’intervento chirurgico può essere presa in considerazione per ridurre il rischio che si riformi il tumore.

Radioterapia e chemioterapia del mastocitoma

La radioterapia è indicata da sola o dopo un intervento chirurgico, questa distrugge le cellule tumorali inviando raggi, bloccando la loro capacità di moltiplicarsi. L’irradiazione distrugge le cellule tumorali risparmiando i tessuti circostanti.

  • Per i tumori di grado I: quando la rimozione del mastocitoma è completa, è possibile eseguire la radioterapia oltre all’intervento chirurgico e ridurre al minimo il rischio di recidiva. Questa è una cosiddetta radioterapia adiuvante che, dopo la rimozione del tumore, viene eseguita per eliminare eventuali cellule tumorali che rimangono localmente.
  • Per i tumori di grado II: la radioterapia viene utilizzata per irradiare il tumore residuo quando la chirurgia non rimuove il mastocitoma nella sua interezza.
  • Per tumori di grado III: quando si sono già formate metastasi, la radioterapia da sola o in aggiunta all’intervento chirurgico può essere eseguita per migliorare la qualità della vita del cane. La chemioterapia può essere considerata in aggiunta.

La chemioterapia si riferisce alla somministrazione di farmaci che agiscono sulle cellule tumorali. Lo scopo del trattamento è distruggere le cellule o arrestarne la moltiplicazione. La chemioterapia viene utilizzata da sola o in aggiunta alla chirurgia e/o alla radioterapia, quando le metastasi sono presenti nel corpo. Si tratta essenzialmente di trattamenti per migliorare il comfort del cane.

Prognosi del mastocitoma nel cane

La prognosi del mastocitoma varia in base alla sua posizione nel corpo e del grado, ad esempio, il tempo di recupero e l’aspettativa di vita del cane sono migliori per il mastocitoma situato alle estremità (zampe) che per un tumore situato sul tronco (torace, addome o bacino).

Mentre è un discorso a parte per il tumore nelle regioni inguinali (tra l’addome e la coscia) o perineale (tra genitali e ano) ha una prognosi sfavorevole indipendentemente dal suo grado.

Il grado è fortemente legato al tasso di riformazione del tumore, alle metastasi e all’aspettativa di vita del cane e in base a tutto ciò si possono definire anche 4 stadi clinici:

  • stadio 1: tumore singolo confinato alla cute senza coinvolgimento dei linfonodi regionali;
  • stadio 2: tumore singolo confinato alla cute con interessamento dei linfonodi regionali;
  • stadio 3: tumori cutanei multipli o un unico grosso tumore infiltrante, con o senza coinvolgimento dei linfonodi regionali;
  • stadio 4: qualsiasi tumore con metastasi a distanza (inclusi midollo osseo e sangue) o recidiva con metastasi.

Alimentazione del cane con mastocitoma

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Allergie alimentari nei cani: quali sono

Gli alimenti dietetici raccomandati sono adattati alle esigenze del cane con il tumore, durante la chemioterapia o il trattamento di radioterapia. Gli alimenti terapeutici sono parte integrante del trattamento del tuo cane.

Vengono prescritti dal veterinario che ha precedentemente diagnosticato un tumore canceroso come il mastocitoma. L’alimentazione consiste in un cambiamento nella dieta basato su alimenti freschi e crudi, integrazione con enzimi, alimenti e erbe anti-cancro, ed un trattamento di alte dosi di vitamine.

Alle fine vengono seguite due strade: si tenta di eliminare le tossine e gli inquinanti dal corpo, e si tenta di rafforzare il sistema immunitario con prodotti sani e naturali. Perciò una dieta fatta di alimenti freschi, ossia la dieta BARF, è in assoluto la migliore prevenzione del cancro. Le così dette cellule tumorali (cellule maligne) vengono costantemente prodotte nel corpo.

Un sistema immunitario sano e funzionale è in grado di riconoscerle e quindi di distruggere quelle cellule.A seconda dello stadio del cancro che il veterinario ha stabilito attraverso ulteriori esami, l’alimentazione terapeutica può avere un impatto diretto sul benessere del tuo cane.

Ricorda però che un cane con il tumore non dovrebbe essere alimentati con cereali, poiché le cellule tumorali preferiscono nutrirsi di glucosio prodotto dai cereali. Ecco perché è importante seguire rigorosamente le istruzioni del veterinario.  

Raffaella Lauretta

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